Il presidente di Assomensana Giuseppe Iannoccari spiega «I neuroni tipicamente iniziano a diminuire di numero fra i venti e i trent’anni, ogni giorno ne perdiamo circa 100mila. È ormai dimostrato che fare attività fisica, soprattutto correre o camminare,stimola lo sviluppo “compensatorio” di una decina di nuovi neuroni al giorno». Anche se non basta a recuperare le perdite, se all’esercizio regolare si associa la stimolazione cognitiva, i neuroni sopravvivono e il bilancio netto è positivo. Inoltre ciò è vero anche in età avanzata, infatti anche gli anziani dovrebbero fare movimento ed esercizio mentale. Per allenare la mente basta stimolarla e tenerla attiva, con la lettura, la musica, la meditazione, lo studio di una lingua, ma anche fare brain training con esercizi e giochi studiati proprio per migliorare specifiche capacità cognitive. Si attendono buoni risultati anche dal neurofeedback dove, attraverso sensori, si controllano le reazioni corporee all’esercizio mentale. E’ stato dimostrato che “vedere” come reagiamo a un’attività della mente aiuta a diventare più consapevoli di ciò che si fa e a gestire meglio le capacità mentali.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)