I 3.000 fra anziani, disabili, minori sostenuti e aiutati dalla Società della Salute che riunisce i territori di Pisa, Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano-Pisano, San Giuliano, Vecchiano e Vicopisano nei prossimi dodici mesi potrebbero veder tagliati alcuni dei servizi.
La Società della Salute pisana infatti ha appena approvato il bilancio previsionale 2016 confermando la spesa sociale del 2015, ma è un via libera condizionato. In tutto l’ente conta di tenere in piedi un sistema di welfare nell’area con 19,7milioni di euro. «Per ora, grazie ai trasferimenti che riceviamo - dice Cecchi- arriviamo a 18,8 milioni. Partiamo dunque con un lieve e provvisorio disavanzo di 850mila euro, che però confidiamo di poter colmare attuando un po’di spending review ma senza tagli ai servizi e soprattutto attivando una robusta caccia ai finanziamenti europei».
Ma la maggioranza delle risorse che ci sono, il 55,1%, cioè 10,1 milioni dovrebbe arrivare proprio dai Comuni. «E se qualcuno di essi dovesse girare alla Società della Salute meno di quanto promesso, i conti potrebbero traballare - continua l’assessore al sociale di Pisa e presidente della Sds, Sandra Capuzzi - Noi, come capoluogo, versiamo 6,1 milioni, quasi un terzo del totale, e confermeremo la cifra, mi auguro che lo facciano anche gli altri».
(Sintesi redatta da: Silvana Agostini)