L'importanza di vaccinarsi dall'influenza, in scienza, coscienza e bioetica, è stato il tema del “Mercoledì della salute” di ieri, trattato in ospedale dal docente Giorgio Palù, professore ordinario di microbiologia e virologia dell’università di Padova. «Oltre alle categorie documentate come a rischio, il target si allarga a medici, infermieri, veterinari e alla schiera dei “care givers”, cioè delle persone che si occupano di malati a domicilio o che vi convivono: questi dovrebbero essere i primi a proteggersi per non trasmettere il virus. A livello ministeriale si prende in considerazione la sospensione dall'esercizio di quei medici, e non mancano i casi, che suggeriscono ai loro pazienti documentati come critici, di non sottoporsi al vaccino che quest'anno è un trivalente». Un argomento caldo, quello delle vaccinazioni, che l'anno scorso hanno subito una significativa flessione, attestata sul trenta per cento in meno fra il personale dell'Usl 2 (dato sovrapponibile a quello regionale), a causa delle morti accidentali in centro Italia messe in relazione con un lotto di vaccini dubbi. Un tema che quest'anno casca nel bel mezzo di un dibattito globale, che tira in ballo anche la copertura rispetto a malattie debellate.
(Fonte: tratto dall'articolo)