Il Comitato nazionale per la bioetica (Cnb) ha redatto un documento sulla sedazione palliativa. Il Dottor Marco Maltoni, direttore dell’Unità operativa di cure palliative a Forlì dell’Ausl Romagna parla di come il Cnb ha fatto precedere alla stesura del parere un certosino lavoro di documentazione sul tema, sottolineando la necessità di poter seguire protocolli e linee guida formulati per individuare le appropriate modalità della sedazione. Ciò permette agli operatori sanitari di tener conto di tutte le problematiche cliniche ed etiche correlate. Rispetto al fine vita vengono evidenziate come sedazione palliativa e interventi di tipo eutanasico siano totalmente diversi per intenzione, procedura e risultato desiderato. Infatti la sedazione palliativa non ha alcun impatto negativo sulla sopravvivenza dei pazienti.Nel documento viene più volte esplicitato il fatto che l’attuazione della legge 38 non è estesa in tutta Italia, e perfino nelle aree dove lo sviluppo delle cure palliative è maggiore non tutti i nodi in cui la rete si organizza (hospice, ambulatori, consulenze ospedaliere, assistenza palliativa domiciliare e specialistica) sono ben rappresentati. Per la sua applicazione è necessaria una condivisione culturale e la consapevolezza di dover orientare risorse economiche per lo sviluppo delle reti di cure palliative, anche per l’età pediatrica, poiché: “La sofferenza di un bambino è quanto di più misterioso e apparentemente ingiustificabile si possa incontrare nella vita”.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)