Nel corso di un meeting, tenutosi lunedì 2 ottobre presso il Centro anziani "Storelli" di Bisceglie (BAT), è stata introdotta la "cura della bambola", che fa parte delle terapie non farmacologiche rivolte a pazienti affetti da demenza ed è finalizzata alla riduzione di reazioni e comportamenti impropri attraverso tecniche che prevedono la sollecitazione sensoriale ed affettiva. Come spiegato dalla psicologa Giusy Carrubba, gli effetti di questa terapia si inseriscono scientificamente nella “Teoria dell’attaccamento”, studiata dallo psicanalista inglese John Bowlby (Frontiers in Psychologye, 2014) e spesso hanno consentito di ridurre i dosaggi di alcuni farmaci nel trattamento delle demenze senili e dell'Alzheimer. La terapia della bambola favorisce sentimenti positivi di attaccamento e sicurezza e porta ad una diminuzione dell'aggressività che si manifesta negli anziani con demenza. Lo strumento utilizzato nel trattamento non è un giocattolo comune: la Empathy Doll, prodotta interamente in Italia, ha caratteristiche particolari e tratti somatici appositamente studiati per favorire l'accoglimento attivo da parte dell'anziano.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)