La vecchiaia? È un capitale umano, ed è anche creativa: se i giovani hanno infatti la capacità di innovare, è dimostrato che equipe di ricercatori formate da varie generazioni possano produrre "idee epocali".
Se ne parla a Napoli, nella Conferenza Internazionale "The human capital of age" con scienziati, intellettuali e filosofi.
Leon Fine, professore di medicina al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles, nota che «Nobel della fisica sono dati ai quarantenni, quelli della medicina ai cinquantenni, e quelli delle scienze umanistiche a sessantenni». Garabed Eknoyan, professore di Medicina al Baylor College di Medicina a Houston, spiega che «in America si resta in ruolo finché si è produttivi, l'età non conta. L'infarto e l'ictus impongono il pensionamento, l'età no».
Il professor Natale Gaspare De Santo ha studiato le funzioni ed il ruolo dei professori in pensione ed emeriti in 120 università di tutto il mondo. «Il loro ruolo è riconosciuto. Più del 40% di essi continua a insegnare e a fare ricerca».
Infine, per il filosofo Aldo Masullo: «in questa affollata e gregaria umanità, si perde la gioia profonda della vecchiaia. Mentre la vita media degli uomini si allunga e cresce dunque il numero dei vecchi, tanto più pericolosamente tra loro si perde il donarsi saggezza».
(Fonte: tratto dall'articolo)