L’Università di Firenze ha bandito 25 borse di studio per migliorare lo studio delle patologie neurodegenerative compreso l’Alzheimer grazie alla campagna «Non ti scordar di te» di AIRAlzh Onlus e Coop Italia. Le donne si sono aggiudicate ben 23 di questi assegni di ricerca e tre di queste sono scienziate che lavorano all’estero ed hanno deciso di rientrare in Italia. Gli studi finora condotti indicano come puntare anche sulla prevenzione sia fondamentale. Spiega Sandro Sorbi - professore di Neurologia dell’Università di Firenze e direttore della Clinica neurologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, presidente di AIRAlzh «molti studi confermano la relazione tra i fattori ambientali e lo stile di vita e la possibilità di modificare, prevenendolo, il rischio di ammalarsi di Alzheimer e di altre forme di demenza. Se ritardassimo di cinque anni l’insorgere dell’evidenza clinica, potremmo abbattere considerevolmente il numero dei malati con sintomi conclamati», Ora un obiettivo dei ricercatori è cercare di rendere più precisa e precoce la diagnosi per rendere più efficaci i trattamenti.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)