“La nostra regione è la più vecchia d’Italia e d’Europa, con il 28% di anziani sopra i 65 anni (la media italiana è del21,7%). Per questo, a fronte di una maggiore incidenza di patologie legate all’invecchiamento, nel Piano regionale demenze varato nel gennaio scorso abbiamo previsto, in collaborazione con la rete dell’associazionismo, la riorganizzazione della rete clinico-assistenziale per le demenze e l’attivazione di Centri specializzati e multidisciplinari. Inoltre, per primi in Italia abbiamo esplicitamente previsto la figura del coordinatore assistenziale con funzioni di ‘case manager’, fondamentale riferimento non solo per il paziente ma anche per i suoi familiari dalla diagnosi e in ogni stadio della malattia”. Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale, che alla vigilia della XXIV Giornata mondiale dell’Alzheimer, ha presentato a Genova i primi due Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) attivati dalla ASL3. Entro la fine dell’anno sarà attivato il terzo centro presso l’Ospedale Policlinico San Martino mentre entro il 2018 le altre ASL attiveranno i propri Cdcd con le relative sedi periferiche.
I Cdcd, che sostituiranno le attuali Unità di Valutazione Alzheimer (U.V.A.), collaborano con i distretti socio sanitari. Vi opera un’equipe multidisciplinare composta da un neurologo, un geriatra, uno psichiatra, uno psicologo specializzato con competenze neuropsicologiche, oltre a un operatore delle professioni sanitarie con funzione di case manager. Ogni Cdcd ha sedi distaccate, per garantire la capillarità dei servizi ai cittadini.
(Fonte: tratto dall'articolo)