Alta pressione sanguigna; Mancanza di esercizio; Fumo; Diabete; Colesterolo alto; Fibrillazione atriale; Anemia falciforme; Uso di contraccettivi orali; Obesità; Presenza di altre malattie cardiovascolari; Abuso di alcool; Abuso di droghe. Questi i fattori di rischio modificabili, sono quelli che riguardano il proprio stile di vita, o che sono collegati a condizioni controllabili coi farmaci. Non è mai troppo tardi per imparare a scongiurare un attacco cerebrale potenzialmente devastante. Le malattie cardiache e gli ictus, infatti, condividono un lignaggio comune, come se fossero malattie “imparentate”. Entrambe dipendono da un mix di fattori predisponenti (ovvero genetici), ambientali (crescita, sviluppo personale e ambiente in cui si vive) e di abitudini personali (stile di vita: fumo, attività fisica o vita sedentaria, ecc.). Per la maggior parte di noi, il proprio stile di vita determina in larga parte l’eventualità che un ictus possa verificarsi. Le linee guida sulla prevenzione dell’ictus dimostrano che le proprie buone abitudini possono ridurre il rischio di avere un ictus dell’80%. Nessun farmaco, dispositivo o intervento può tutelarci così tanto!
(Fonte: tratto dall'articolo)