L'osteoporosi colpisce, in Italia, oltre 4 milioni di donne e 1 milione di uomini; ogni anno causa più di 90.000 fratture del femore. Sull’argomento circolano, nel web e sui social network, molte bufale e false notizie. Si stima che la maggior parte delle donne italiane tra i 50 e i 79 anni non sia consapevole di essere a rischio di osteoporosi e ciò conferma la disinformazione che ancora circola in materia. Gli specialisti di www.stopallefratture.it (sito di informazione scientifica sull’osteoporosi )rilanciano un opuscolo online che svela 6 tra le principali affermazioni non vere sul 'ladro delle ossa'. In sintesi:
- non è vero che la malattia è legata solo all’invecchiamento. Incidono anche fattori ereditari come ad esempio la familiarità o precedenti fratture da fragilità ossea;
- non è vero che osteoporosi e artrosi sono la stessa cosa. La prima è una malattia degenerativa cronica che colpisce le articolazioni (anca, ginocchio, spalla) e causa gravi limitazioni solo nelle parti interessate; la seconda riguarda tutto lo scheletro;
- non è vero che l’osteoporosi è una malattia femminile. Anche se negli uomini si verifica di meno è spesso più grave;
- non è vero che il latte fa male, al contrario, è un alimento raccomandato, che garantisce la necessaria assunzione di calcio e aiuta a mantenere le ossa in salute;
- non è vero che basta il sole per la vitamina D e che d'estate è inutile continuare ad assumerla. L'esposizione al sole consente al nostro organismo di produrla, ma è anche vero che, per scarsa esposizione o per fattori legati al tipo di pelle, si potrebbe verificare un livello insufficiente di vitamina D;
- Non è vero che chi ha avuto una frattura di femore ed è stato operato è guarito dall’osteoporosi. La frattura di femore non è altro che la manifestazione clinica della patologia e, in assenza di cure farmacologiche, può manifestarsi in futuro in altre zone dello scheletro.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)