L’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro 'Donne al lavoro: o inattive o part-time' ha analizzato i dati dell’occupazione femminile dal punto di vista delle cause che spingono le donne a scegliere il part-time o l’inattività con le gravi conseguenze che ne derivano in termini di coperture sociali e pensionistiche. Nel 2017, la ricerca quantifica in 433.000 le donne con figli in condizioni di inattività (280.000) e occupate part-time (153.000) che avrebbero voluto cambiare la propria posizione nel mercato del lavoro se avessero potuto contare su servizi per l’infanzia e per la gestione di persone non autosufficienti. L'88% di questo panel (circa 381.000 donne) lamentano la carenza di entrambe i servizi o di quelli rivolti all’infanzia e il 12% (52.000)solo di servizi rivolti alle persone non autosufficienti. Nel Nord si osserva una maggiore insufficienza dei servizi per i bambini (91,1%) rispetto a quelli per gli anziani (8,9%), nel Mezzogiorno la situazione è inversa ( (15,6% contro 84,4%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)