Gli ultimi dati Eurostat rivelano che l’Italia, nel 2016, aveva 557 infermieri ogni 100.000 abitanti, contro gli oltre mille di sei paesi dell’Ue, tra cui Germania e Francia. Altre sette nazioni, tra cui il Regno Unito, potevano contare, alla stessa data, su circa 1000 infermieri ogni 100.000 abitanti.
Sono molte le preoccupazioni delle organizzazioni europee per la carenza di infermieri, che potrebbero aggravarsi con l’invecchiamento della popolazione e con il progressivo pensionamento nel settore. La Commissione Ue dà un dato preciso sull’Italia, dove, nel 2010, si sono ritirati 13.400 infermieri ma ne sono rientrati in servizio solo 8.500; questo svantaggioso rapporto è peggiorato nel tempo. Gli sviluppi demografici previsti da Eurostat, dal 2015 al 2080, non fanno sperare in un miglioramento della situazione. Il numero di anziani (dai 65 anni in su) dovrebbe crescere del 57% e la quota di essi sul totale della popolazione dovrebbe passare dal 18,9% nel 2015 al 29,1% entro il 2080.
L’invecchiamento della popolazione europea provocherà la domanda di nuovi servizi per le fragilità nell’ambito della salute, sia fisica che mentale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)