La pseudo demenza può presentarsi con difficoltà di concentrazione, deficit di varie funzioni cognitive e ritardo psicomotorio, sintomi che soprattutto in persone anziane fanno pensare all’inizio di un processo involutivo del cervello, ma è una condizione che può essere fermata e invertita con un trattamento adeguato, come si legge in un articolo sull’argomento pubblicato sulla rivista General Psychiatry. Al contrario, ancora oggi il processo di deterioramento cerebrale tipico della vera demenza non è arrestabile né significativamente ritardabile.
"Persone con un disturbo depressivo moderato o grave possono sviluppare un declino delle funzioni cognitive, con deficit dell’attenzione, ritardo psicomotorio, difficoltà a pensare chiaramente, a concentrarsi, a prendere decisioni, tendenza a dimenticare", si legge sempre nello stesso. È evidente quindi che esistono rischi di confondimento tra vera demenza, depressione e pseudo demenza. Alcuni studi indicano che tra il 20 e il 30 % di chi riceve una diagnosi di demenza iniziale potrebbe in realtà essere affetto da una forma di pseudo demenza, con sintomi condivisi con un disturbo depressivo.
Per quanto riguarda i trattamenti disponibili, in generale, se si sospetta un caso di pseudo demenza, è opportuno innanzitutto provare a trattare lo stato depressivo o qualsiasi altro eventuale disturbo psichico sottostante. Il trattamento della depressione può variare da persona a persona, ma di solito è basato sia su interventi psicoterapici, sia sull’uso di farmaci antidepressivi. Iniziare il trattamento della depressione può essere di aiuto anche per riuscire a distinguere una pseudo demenza da una vera demenza. E un trattamento efficace potrà anche alleviare il malfunzionamento cognitivo associato alla depressione, con un miglioramento sintomatologico importante.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)