La psicologa francese Marie de Hennezel insorge su Le Point contro il disegno di legge di Olivier Falorni che apre il diritto a “un fine vita libero e scelto”. La discussione all’Assemblea Nazionale è iniziata l’8 aprile. È il quinto disegno di legge per legalizzare l’eutanasia o il suicidio assistito a essere presentato in Parlamento. Il testo prevede la possibilità per una persona “in fase avanzata o terminale di una malattia grave e incurabile che gli infligge una sofferenza fisica o psichica che non può essere alleviata o che giudica insopportabile” di “disporre di un’assistenza che permetta, con un aiuto attivo, una morte rapida e senza dolore”.
Già una legge del 2016, permette a un malato di ottenere una “sedazione profonda e continua fino alla morte”. Quest’ultimo disegno di legge vuole andare oltre, introducendo nel diritto francese un’eutanasia attiva. Marie de Hennezel, psicoterapeuta specialista dell’invecchiamento, del fine vita e delle cure palliative, da tempo si occupa del tema. Nell’ottobre 2020, ha pubblicato “L’Adieu interdit”, contro la “follia igienista” che ha fatto sì che degli anziani malati di Covid morissero in solitudine in occasione del primo confinamento.
Olivier Falorni, riporta un sondaggio del marzo 2019 secondo cui il 96 % degli intervistati pensa che “il diritto all’eutanasia dovrebbe essere inquadrato dalla legge e reso possibile in caso di sofferenze gravi e incurabili”. Ma per la nota psicologa, esistono già diverse leggi nel Paese che garantiscono un trapasso dignitoso. La legge Leonetti del 2005, e la sua revisione successiva, la legge Claeys-Leonetti del 2016, di fatto lo autorizzano. Ma non tutti lo sanno. La legge del 9 giugno 1999 che permette l'accesso alle cure palliative è poco utilizzata: solo il 20 % delle persone vi fa ricorso. Ma se si vota questa legge sull’eutanasia, mette in guardia la de Hennezel, non si investirà più nelle cure palliative, perché costano molte di più di un’iniezione letale. E chi ci garantisce, avverte, che non verrà fatta pressione sulle persone anziane affinché chiedano l’eutanasia, questione che diventerà centrale visto che la popolazione invecchia?
In Europa pochi paesi hanno legalizzato l’eutanasia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Olanda. Ciò vuol dire, conclude Marie de Hennezel, che la Francia non è in ritardo. Semplicemente questo disegno di legge sulla 'dolce morte', da lei giudicata oscena, riguarda una piccolissima percentuale della popolazione.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)