Il progetto Shardna è iniziato nel 1995 in Sardegna con Renato Soru, che, quando è diventato governatore, ha ceduto tutto al San Raffaele di Milano. Ora una società britannica, la “Tiziana Life Sciences” lo ha comprato per 258 mila euro e medita di portare avanti la ricerca dell’elisir di lunga vita. Si tratta di una banca del DNA che in venti anni di screening e di lavoro, ha portato alla raccolta di oltre 230mila campioni, costituendo una sorta di cassaforte genetica che si trova a Perdasdefogu, nell’Ogliastra, zona nota per la longevità dei suoi abitanti. Questi campioni sono in caveau della biobanca che custodisce informazioni preziosissime per gli scienziati perché, dice il genetista Pirastu “ Il valore non sta tanto nei campioni di Dna, ma nella popolazione stessa. A Perdasdefogu, il paese dei fratelli Melis che per anni hanno detenuto il primato di famiglia più longeva del mondo, siamo riusciti a ricostruire l’albero genealogico più grande che esista”.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)