La pressione sanguigna, ovvero la differenza tra la pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi e la pressione atmosferica, viene influenzata da numerosissimi fattori, uno dei quali è proprio l’età. La pressione del sangue aumenta tipicamente durante tutta la vita, dall’infanzia all’età adulta. È difficile che un bambino abbia disturbi collegati alla pressione sanguigna durante i suoi primi anni di vita. I valori corretti della pressione sistolica nei bambini da 1 a 7 anni sono superiori a 90 mmHg, mentre la diastolica da 1 a 5 anni è 56 mmHg. Per i bambini e i ragazzi un po’ più grandi bisogna fare un semplice calcolo: l’età del bambino moltiplicata per due, a cui si aggiunge 83 per la pressione sistolica e 52 per la pressione diastolica. La pressione sistolica riflette la pressione nei vasi sanguigni quando il cuore si contrae ed esercita la massima pressione. La pressione diastolica riflette invece la pressione nei vasi sanguigni quando il cuore è a riposo, tra le contrazioni. Se uno di questi due numeri è troppo alto, la pressione sanguigna non è considerata normale. Superata l’infanzia, dall’adolescenza fino all’età adulta i valori di pressione considerati normali rimangono sempre gli stessi, ovvero tra 100 e 140 mmHg (millimetri di mercurio) per la pressione sistolica, e tra 60 e 90 mmHg per la diastolica.
(Fonte: tratto dall'articolo)