Bruno Segre, 101 aani, è il decano degli avvocati torinesi. Nel suo studio strapieno di libri, tra cui la sua biografia «Non mi sono mai arreso», scritta da Nico Ivaldi (Editrice Il Punto), racconta la sua vita. Dal suo antifascismo, per il quale è stato arrestato due volte, alle sue battaglie per i diritti civili, dove è stato un pioniere del divorzio, della cremazione, dell'obiezione di coscienza. Ha infatti difeso centinaia di obiettori, tutti gratis o quasi, a partire dal 1949, perché per lui era intollerabile essere incarcerati per aver assecondato la propria coscienza. E’ stato anche giornalista, per la Stampa, ed oggi quando gli chiedono i suoi obiettivi, rivela di non sentirsi ancora al traguardo ma in cammino. Presenterà la sua biografia in diversi incontri, e vorrebbe leggere tutti i libri che ha in arretrato. Da «ateo militante» risponde alla domanda di cosa l’attenda dopo la morte con una quartina di Gozzano: "Certo un mistero altissimo e più forte/dei nostri umani sogni gemebondi/governa il ritmo d'infiniti mondi/gli enimmi della Vita e della Morte"».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)