E' un caso eccezionale quello di Concetta Lenzi, ricoverata il 22 marzo scorso al Covid Hospital di Messina.
Per due motivi. Il 28 marzo ha compiuto 100 anni e nell'ospedale le hanno organizzato una festa in in video collegamento con il figlio, Eugenio Ceratti direttore dell'ospedale di Patti. E' straordinario il fatto che, nella casa di riposo dove si è ammalata, gli ospiti erano 71 e, di questi, 63 sono risultati positivi; 23 sono morti.
Più del 50% di tutti i decessi della provincia di Messina. "Quando l'abbiamo portata fuori dalla stanza, ha capito che stava andando a casa e si è messa a piangere", racconta Antonio Versace, il coordinatore del Covid Hospital di Messina che l'ha avuta in cura. E non nasconde l'entusiasmo: "Oggi è il giorno più bello".
Concetta è un segno di speranza e di resistenza, sottolinea Versace e racconta che al Covid del Policlinico di Messina erano ormai note le sue grida se per caso la sera gli infermieri dimenticavano di portarle il latte coi biscotti: "C'ha dato filo da torcere. E guai pure se non le mettevano in carica lo smartphone almeno tre o quattro volte al giorno: passava le giornate sentendo, a turno, il figlio, la nuora e i nipoti".
Nonna Cettina è stata trasferita in una clinica privata, come tutti gli altri pazienti anziani dimessi dal Covid, per seguire una riabilitazione specifica. Ma non sarà più in isolamento, e ha già visto il figlio, all'uscita dall'ospedale. Dove ad attenderla c'erano pure le telecamere a registrare il grande applauso che le hanno offerto medici ed infermieri.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)