Per Natale si stanno iniziando a pensare a come poter passare le feste in sicurezza. Per ora l'idea è di permettere i pranzi di famiglia ma solo tra parenti stretti, cioè solo quelli di primo grado. Ma per ora questa soluzione non piace al Ministro della salute Speranza, che invita alla prudenza, poiché ogni decisione dipenderà dalla tenuta del sistema sanitario.
Anche perchè per ora c'è il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5 del mattino, e quindi, se restasse in vigore, il cenone non si potrebbe svolgere.
Poi c'è il problema dei familiari che risiedono in diverse regioni, magari con colori differenti. D'altro canto il Natale aiuterebbe la tenuta psicologica di tutti e sarebbe di supporto per l'economia.
Comunque anche in caso di pranzo in famiglia sempre evitando baci e abbracci, con mascherina fino a che non si va in tavola e come sempre particolare attenzione agli anziani, visto che il 75-80% dei contagi avviene in famiglia. Quindi un «Un Natale sobrio e di massima prudenza».
Visto che però, se non decolleranno i consumi per l'economia sarà un colpo mortale, l'idea è di ampliare l'orario di apertura dei negozi, magari adottando le misure di Veneto, Emilia e Friuli cioè riservando le due prime ore dello shopping a chi ha più di 65 anni. Potrebbe essere permessa. se i dati epidemiologici lo consentiranno, anche l'apertura domenicale, inclusi i centri commerciali.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)