A fronte dell’odierna organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale universalistico e centrato su ospedali, dove però ogni Asl e Regione propone soluzioni proprie rispetto all’assistenza degli anziani, l’autore suggerisce una visione diversa da attuare. Dopo aver sentito tutti i Governatori delle Regioni rispetto alle esigenze locali degli anziani e le soluzioni attuate, il Presidente del Consiglio, insieme a loro, agli assessori alla salute e agli esperti in assistenza geriatrica, dovrebbe formare una sorta di Stati Generali della vecchiezza italiana per studiare un modello assistenziale unico nei costituenti, con la possibilità di valutare però i diversi bisogni regionali. Ogni ASL/Regione potrebbe segnalare i casi problematici ad un punto unico di accesso o PUA, dove un team di esperti saranno pronti a studiare il piano e il luogo dell’intervento: assistenza domiciliare integrata (ADI) o residenziale (RSA), palliazione o riabilitazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)