A Tokyo, in Giappone, quest’anno, 3.480 anziani sono morti da soli, in casa loro, un numero che in 10 anni è raddoppiato. In passato le persone anziane, per non pesare economicamente sui loro villaggi si allontanavano e andavano a morire nei boschi, oggi vengono chiamati kodokushi, «morti in solitudine». Oggi gli anziani entrano in depressione o si ammalano, non cercano aiuto, nessuno li cerca e si lasciano morire, anche di fame. Spesso i cadaveri vengono scoperti dopo lungo tempo, solo perché i vicini si lamentano dell’odore e chiamano polizia o pompieri e anche i parenti, quando individuati, tendono a non farsi acanti per evitare di pagare eventuali spese arretrate. I cadaveri sono così cremati in urne anonime e affidati ai templi designati. La causa di questo triste fenomeno è da ricercarsi nella muenshakai, la società senza legami; prima vi erano fortissimi legami famigliari mentre ora stanno scomparendo, per cui figli e nipoti non si interessano più ai loro cari.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)