Secondo la medicina moderna una delle cause dell'inefficacia dei farmaci per l'Alzheimer è proprio perché vengono testati su pazienti che hanno ormai una malattia in uno stadio troppo avanzato. In base ai nuovi criteri, la diagnosi di Alzheimer dovrebbe essere fatta con particolari esami (tre, nello specifico) che vanno alla ricerca di segni di degenerazione. Uno è la ricerca nel liquido spinale di “biomarcatori che indicano la presenza nel cervello delle placche ritenute caratteristiche dell’Alzheimer. Esiste anche secondo esame che ha lo stesso scopo, ma che impiega un meccanismo diverso: sostanze marcate con un tracciante radioattivo sono in grado di identificare le placche di beta amiloide nel cervello di pazienti senza sintomi sottoposti a Pet. Infine, l’imaging del cervello potrebbe evidenziare segni di atrofia in alcune aree, spesso associati al morbo.
Tenendo conto di questi tre diversi fattori, e quantificandoli, potrebbe essere stimato anche il grado di avanzamento della malattia.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)