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“Abbiamo un vaccino contro l’Alzheimer ma ora servono soldi per testarlo sull’uomo”

La Repubblica, 16-02-2024, p.20

Giusy Amadoro, che guida per l’Ebri il filone di ricerca contro la demenza più diffusa nell’umanità, con 55 milioni di pazienti nel mondo, spiega il vaccino per l’Alzheimer messo a punto in laboratorio e brevettato, ma che nessuna azienda ha ancora adottato per la sperimentazione sull’uomo. 


Precisa che la parola vaccino non è esatta, si tratta piuttosto di un anticorpo monoclonale realizzato in laboratorio, diretto contro un frammento di una delle proteine responsabili della morte dei neuroni, la tau. 


È somministrato quando la malattia è già presente, non per prevenirla. Non fa regredire i sintomi, ma ne blocca l’avanzare. La ricerca è dunque sulla buona strada, il problema restano i fondi, difficili da reperire senza il supporto di un’azienda farmaceutica disposta da investire cifre ragguardevoli.

(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2024
Pagine20
LinguaItaliano
OriginaleSi
Destinatari
  • Persone anziane
Data dell'articolo2024-02-16
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 16-02-2024, p.20
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)
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Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca