Uno studio svedese pubblicato sul Journal of Internal Medicine conferma che il sole fa bene e allunga la vita. La ricerca ha seguito per vent’anni quasi trentamila donne ed ha concluso che chi si espone abitualmente al sole vive di più. Anzi, secondo il responsabile dello studio Pelle Lindqvist, «la mancata esposizione al sole potrebbe rappresentare un rischio elevato come il fumo». Questa tesi è confermata da decine di studi in cui si segnala che nella popolazione una buona parte è carente della vitamina D. Adriano Angelucci, ricercatore presso il dipartimento di Scienze cliniche Applicate e Biotecnologiche dell’Università dell’Aquila aggiunge: «Un nostro studio recente, in collaborazione con Carlo Vicentini e Mauro Bologna dell’ateneo abruzzese, mostra che nella regione l’80% della popolazione anziana ha nel sangue livelli insufficienti di vitamina D. Non è un dato isolato, dalla maggior parte degli studi emerge infatti che la carenza riguarda il 70/90% della popolazione, bambini e adolescenti compresi». E’ l’esposizione al sole ciò che permette di sintetizzare vitamina D. «Tecnicamente, le radiazioni UVB, particolarmente intense in estate e nelle ore centrali della giornata, mettono la pelle in condizione di produrre la vitamina D tramite un processo di fotosintesi e partendo da un precursore della vitamina che è presente nella pelle, il 7-deidrocolesterolo” », La vitamina D è presente anche in alcuni alimenti (pesce, funghi, uova, olio di fegato di merluzzo) ma sono dosi troppo basse. La vitamina D fissa il calcio nelle ossa, aiuta a mantenere la massa muscolare, ha effetti antiinfiammatori e protettivi sull’apparato cardiovascolare, e rafforza il sistema immunitario. L’esposizione al sole inoltre ha effetti benefici sui ritmi circadiani, sul tono dell’umore e sul metabolismo, basta farlo in modo corretto, anche tutto l’anno, e bastano 10 minuti al giorno.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)