302 coabitazioni, per un totale di 623 persone coinvolte. Sono i numeri di Abitare Solidale, l'associazione fondata da Auser Firenze dieci anni fa con lo scopo di contrastare la povertà abitativa e sperimentare nuove forme di coabitazione sociale come strumento di lotta alla marginalità e all'impoverimento. I dati raccolti nel libro curato da Gabriele Danesi, ideatore e coordinatore del progetto, presenta elementi ed approfondimenti sul percorso intrapreso e l'attività svolta in questi dieci anni offrendo a chi legge tutte le indicazioni per esportare e replicare questo innovativo modello di cohousing sociale. In particolare: il 68% delle coabitazioni riguardano il comune di Firenze, il 27% il territorio della Città Metropolitana e il restante 5% i territori delle province di Pistoia, Pisa e Livorno. Si tratta in gran parte di coabitazioni intergenerazionali ispirate a principi di solidarietà e aiuto reciproco tra persone fragili – soprattutto anziani che vivono da soli in case spesso di grandi dimensioni - e singoli o piccoli nuclei familiari che si trovano in condizioni di povertà temporanea e vulnerabilità abitativa. Alle coabitazioni solidali si sono aggiunti negli ultimi anni 5 condomini solidali (uno fuori regione) che ospitano 49 persone e 6 alloggi modello shared supported houses che ne ospitano altre 21. Inoltre, nel 2017 in Toscana sono state oltre 10mila le richieste di sfratto e 3mila gli sfratti esecutivi. A ciò si aggiungono oltre 17mila domande di contributo affitto, di cui l'80% in fascia A, ovvero quella di maggior disagio economico, e 21.888 richieste di alloggi Erp, di cui 17.669 ammesse. Riguardo agli alloggi Erp un dato purtroppo salta agli occhi: il tasso annuo di soddisfazione delle domande è di appena il 4,4%.
(Fonte: tratto dall'articolo)