Il fumo di tabacco costituisce uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare. Rappresenta, inoltre, il maggior fattore di rischio evitabile di morte precoce, a cui si attribuisce circa il 12% degli anni di vita in buona salute persi. Gli effetti negativi sulla salute causati del fumo aumentano all’aumentare dell’età: ad esempio, le principali cause di mortalità fumo-correlate negli ultra 60enni sono il tumore del polmone e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. La cessazione dell’abitudine tabagica è in assoluto il metodo più efficace per contrastare gli effetti nocivi del fumo ma, sebbene la riduzione della mortalità sia comprovata a prescindere dall’età in cui si smetta di fumare, è più difficile negli anziani per i quali è un’abitudine più radicata.
Le politiche e interventi per la prevenzione dell’abitudine al fumo negli anziani si concentrano principalmente, da una parte, sull’aumento della cessazione e, dall’altra, sulla riduzione dell’esposizione passiva al fumo negli ambienti chiusi quali locali pubblici, ambienti di lavoro confinati e abitazioni. A livello globale, le strategie di contrasto al fumo rivestono un ruolo di rilievo nel “Piano d'Azione Globale dell'Oms per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013 - 2020” che promuove, anche la sorveglianza delle malattie croniche e dei principali fattori che le determinano, valutando i progressi registrati in termini di esiti e impatto sulla salute della popolazione ai diversi livelli In base alle evidenze scientifiche, i programmi si basano su misure regolatorie volte a ridurre la disponibilità dei prodotti del tabacco e gli stimoli a fumare. Si tratta dunque di misure normative (divieti di fumo nei locali aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro, i limiti imposti alla vendita e alla pubblicità, gli aumenti dei prezzi, realizzati tramite le accise) o relative alla regolamentazione e auto-regolamentazione dei media e delle politiche scolastiche e aziendali. In Italia, un esempio di strumento normativo è il Decreto Legislativo n. 6 del 12 gennaio 2016 che, recependo la Direttiva europea 2014/40/UE, rappresenta un importante passo verso un’efficace protezione dei cittadini dai gravissimi danni alla salute causati dal consumo di prodotti del tabacco e dall’esposizione al fumo
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)