L'obiettivo principale del progetto "Coltiviamoci, insieme si può" presentato a Pescara è quello di favorire lo scambio esperienziale tra generazioni diverse e categorie fragili per sensibilizzare i giovani all'importanza del volontariato e, allo stesso tempo, combattere la solitudine e l'emarginazione di cui sono spesso vittime anziani e senza fissa dimora. Al centro delle attività ci sono gli orti sociali, che saranno curati dai ragazzi delle scuole e dagli anziani, con una condivisione tra tecniche innovative di coltivazione ed esperienza. Gli orti, dopo la prima fase, saranno affidati agli stessi anziani, che continueranno a coltivarli con i senza fissa dimora assistiti dai volontari della associazione Giovanni XXIII. Le storie diventeranno parte di un esperimento di teatro sociale, a cui collaboreranno tutti i protagonisti del progetto. La riforma del Terzo Settore, varata lo scorso anno, ha messo a disposizione 800.000 euro per finanziare 11 progetti che puntavano all'incontro tra generazioni. Coltiviamoci è uno di questi e, come ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Sclocco, centra gli obiettivi che l’amministrazione regionale si era posta: favorire l'invecchiamento attivo (previsto da una norma regionale) e combattere il pregiudizio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)