La petizione al Parlamento europeo n.1147/2016 e una proposta di regolamento di attuazione della legge n.10/2010 della regione Piemonte, sottolineano l'esigenza di riconoscere il lavoro dell'accuditore ( denominazione italiana scelta per indicare la figura del caregiver familiare). Nel 2017, il Parlamento, ha istituito un fondo di 60 milioni di euro ( 20 per ciascun anno dal 2018 al 2020) per il riconoscimento del ruolo dei caregiver ( legge n. 205/2017 commi 254, 255 e 256). E' positivo e costituisce un precedente che si riconosca il contribuito di chi accudisce a domicilio, non professionalmente, persone non autosufficienti. Tuttavia, il destinatario del diritto, è l'anziano( disabile) malato o non autosufficiente; il provvedimento individua, al contrario, come destinatario del diritto, il caregiver. Non avendo la legge di bilancio fatto riferimento alla normativa sui Lea (Livelli essenziali di assistenza), il sospetto è che si vogliano "depotenziare" tali diritti racchiudendoli nell'area dell'assistenza, mentre sono forti le componenti di tipo sanitario. Infine, terzo limite del provvedimento, i 60 milioni sono stati assegnati al Ministero del Lavoro senza fare alcun riferimento alle leggi sulla tutela della salute, la cui attuazione riguarda appunto il relativo Ministero. La strategia sembra quella di voler escludere la condizione di non autosufficienza di molti malati anziani/ disabili dalle tutele sanitarie previste anche in Costituzione con l'art. 32.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)