Gli scienziati sanno da tempo che la malattia di Alzheimer è un processo graduale e che il cervello subisce alterazioni funzionali prima che i cambiamenti strutturali associati alla malattia appaiano sui risultati di imaging . I medici non hanno strumenti certi per identificare chi ha una demenza precoce né quali casi di deterioramento cognitivo lieve sfoceranno in malattia di Alzheimer ." Con la risonanza magnetica standard , possiamo vedere la malattia avanzata di Alzheimer , come ad esempio l'atrofia dell'ippocampo ", sostiene il dottor Meije Wink Ph.D. , dal Centro Medico VU University di Amsterdam " ma a quel punto , il tessuto cerebrale è andato e non c'è modo di ripristinarlo" . Sarebbe utile diagnosticare la malattia prima che sia troppo tardi e per questo i ricercatori olandesi hanno abbinato speciali tecniche di risonanza magnetica ( che misurano il tasso di assorbimento del sangue nelle diverse aree del cervello) con metodiche di intelligenza artificiale. Un nuovo studio pubblicato online sulla rivista Radiology riassume i risultati del progetto che ha riguardato 260 soggetti provenienti dal Centro Alzheimer della University Medical Center, fra ottobre 2010 e novembre 2012. Il gruppo di studio ha incluso 100 pazienti con diagnosi di probabile malattia di Alzheimer, 60 pazienti con lieve compromissione cognitiva (MCI) e 100 pazienti con declino cognitivo soggettivo (SCD). SCD e MCI sono considerati prime fasi del processo di demenza e sono diagnosticati in base alla gravità dei sintomi cognitivi, inclusa la perdita di memoria, pensiero e problemi decisionali. Con il nuovo metodo i ricercatori sono stati in grado di prevedere la diagnosi o la progressione di singoli pazienti di Alzheimer con un grado di precisione fra l’ 82 per cento al 90 per cento .
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)