Uno studio condotto dal Mit (Massachusetts Institute of Technology) e pubblicato lo scorso mese di marzo dalla rivista Psychological Science, ha rilevato come alcuni aspetti particolari dell'intelligenza potrebbero essere soggetti a miglioramento con il passare del tempo. Il cervello, quindi, non sarebbe condannato solo a degenerare. Gli autori dello studio, Joshua Hartshorne et Laura Germine, hanno realizzato test su QI, memoria e linguaggio su oltre 50.000 soggetti di età compresa fra i 10 e gli 89 anni. E' risultato così che l'intelligenza cosiddetta "fluida" (la memoria a breve termine, la velocità e la codifica) è ottimale tra i 19 ei 20 anni e poi decade rapidamente. L'intelligenza "cristallizzata" (il vocabolario, la cultura generale, la comprensione, l'aritmetica) migliorano lungo tutto l'arco della vita e declinano con la vecchiaia. E' invece interessante notare, sottolineano gli autori della ricerca, che altre facoltà come l'intelligenza "emozionale" non dipende dalle capacità intellettuali. Sembra piuttosto che culmini intorno ai 48 anni e poi decresca molto più lentamente di tutte le altre.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)