L’articolo analizza un’alternativa alle case di riposo per gli anziani, argomento sul quale aleggia un panorama ben poco edificante fatto di strutture non adeguate, trattamenti talvolta violenti e quote di accesso non indifferenti.
Si parla della formula del “cohousing” anche per la terza età, che prevede non semplicemente la condivisione di una casa, ma la creazione di una vera comunità.
I residenti vivono in una sorta di villaggio, provvisto sia di abitazioni private che di aree comuni volte a favorire l’interazione sociale. Certamente, la difficoltà del cohousing declinato sulle esigenze degli anziani, sta nel dover condividere i propri spazi, ma forse è solo questione di abitudine. D’altronde in Nord Europa e negli Stati Uniti il cohousing funziona e probabilmente, nei prossimi anni, anche l’Italia si aprirà a questa alternativa.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)