Con la morte di Camilleri scompare l'ultimo affabulatore, l'ultimo cantastorie. Eppure ebbe molte difficoltà a far pubblicare, (gratuitamente) il suo primo romanzo, dopo dieci rifiuti avuti da grandi case editrici. Solo due anni dopo, nel 1980, Garzanti ci ripensa e darà alle stampe “Un filo di fumo”, primo dei romanzi ambientati a Vigàta. Nel 1984 Camilleri tenta il genere storico (La strage dimenticata), che segna il passaggio a Sellerio, con cui nasce un lunghissimo sodalizio, specie con la signora Elvira. Sarà lei infatti a spingerlo, dopo dodici anni, a riprendere a scrivere. Camilleri torna in libreria con La stagione della caccia, La bolla di componenda, e soprattutto La forma dell'acqua, la prima inchiesta del commissario Montalbano. Il vero fenomeno esploderà nel 1998 con La concessione del telefono e Il birraio di Preston, mentre avviene l'esordio della serie tv. Ora si favoleggia dei tanti indediti, tra cui il capitolo conclusivo della saga di Montalbano, Riccardino, scritto dall’autore anni fa, quando morì l'amico autore (che ispirò il suo personaggio), Manuel Vázquez Montalbán. Anche Antonio Sellerio, che conserva il manoscritto in un cassetto, non l’ha ancora voluto leggere.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)