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Massi Carla

Addome-cervello, l’asse portante

Il Messaggero, 14-09-2016, p.19

Uno studio dell'Istituto di ricerca Fatebenefratelli di Brescia analizza il rapporto tra i batteri dell’apparato digerente e alcune malattie neurologiche come l'Alzheimer. Questo perché ormai risulta che ciò che vive nel tubo digerente umano ha una forte relazione con diverse malattie neurologiche. La ricerca si basa su due proteine: Amiloide e Tau il cui accumulo in eccesso porta ad una degenerazione dei neuroni che comporta perdita di memoria, autonomia e orientamento. A Brescia hanno trovato che «le alterazioni infiammatorie sono associate con depositi di Amiloide e Tau, anche se non è ancora chiaro se l'infiammazione preceda o segua la malattia». Inoltre I batteri intestinali sono apparsi più abbondanti nei malati di Alzheimer, mentre microbi con proprietà anti-infiammatorie sono stati trovati in grande quantità negli altri pazienti. Altra differenza rilevata tra i due gruppi è la concentrazione nel sangue di molecole pro-infiammatorie e anti-infiammatorie. Fino a qualche anno fa si pensava che stress ed ansia si ripercuotessero sull'apparato digerente diventando concausa di patologie come l'ulcera o i disturbi del colon. Le moderne ricerche stanno dimostrando che è possibile anche il contrario, che la flora intestinale cioè possa scatenare infiammazioni che interferiscono con il sistema nervoso. Infatti ora si parla di un cervello nella testa e un cervello nella pancia, perché i batteri dell'addome possono danneggiare, anche in modo irreversibile, memoria, equilibrio dell'umore e funzioni cognitive. La ricerca si sta orientando sul microbiota intestinale che, come spiega Antonio Gasbarrini ordinario di Gastroenterologia all'università Cattolica Cattolica di Roma «… è considerato ormai un organo e pesa circa un chilo. Il suo studio è una delle aree più calde della medicina in questo momento, perché in questi ultimi dieci anni si è capito che è collegato a tante patologie. La ricerca sta cercando di capire quali batteri intestinali sono collegati ad esempio all'obesità, al diabete, alla malattia di Chron e ad alcune patologie neurologiche».

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

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Autore (Cognome Nome)Massi Carla
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2016
Pagine19
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-09-14
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Messaggero
Subtitolo in stampaIl Messaggero, 14-09-2016, p.19
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
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Parole chiave: Demenza senile Malattia di Alzheimer Ricerca