Adele, una signora 94enne, durante l'epidemia Covid ha trovato “rifugio” nella fede, come ha raccontato a Victoria Rampinelli, educatrice della casa di riposo in cui vive a Bergamo.
Dopo i primi momenti di paura, Adele ha ripensato a tutte... «...le esperienze spaventose che hanno contribuito alla mia biografia e a quella forza che ogni volta sono riuscita a tirar fuori nell’affrontarle. Così ho deciso di affidarmi, per l’ennesima volta, a Dio, ringraziandolo per ogni giorno nuovo». Non dormendo molto di notte, Adele sfrutta quei momenti per riflettere su ciò che lo circonda ma con un presupposto: che «in tutto questo c’è la presenza di Dio». Adele ha visto il Signore negli «operatori ed infermieri », a cui riconosce una straordinaria attenzione nel «salvaguardare le nostre vite, mai come in questo periodo». Una testimonianza a supporto del personale della sua struttura in cui, al contrario di quanto accaduto in altre Rsa, ora finite sotto inchiesta. Ora Adele è pronta per il futuro, che, spiega «Sarà un processo lento, magari io non ci sarò nemmeno più, ma che sia una vita migliore per coloro che rimarranno». E per fa sì che accada l'unica ricetta è credere, così da imparare a sentire la serenità nel dolore e a non provare la mancanza morbosa di qualcuno.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)