Le malattie reumatiche sono oltre 150, molto diverse tra loro, di tipo infiammatorio, degenerativo o metabolico e alcune di origine ancora sconosciuta. Colpiscono articolazioni, ossa e muscoli e possono interessare oltre a gambe e braccia tessuti e organi interni. In Italia ne soffrono 5 milioni e mezzo di persone e in Europa rappresentano, per l’Organizzazione mondiale della Sanità, il 50% delle malattie croniche negli over 65. Si deve intervenire tempestivamente e controllarle farmacologicamente per evitare che portino una progressiva perdita di autonomia e disabilità. Grazie alla “target therapy”, farmaci biologici creati per la reumatologia ne stanno cambiando la prognosi. Protagoniste di questo cambiamento sono le «small molecules», molecole di sintesi che mirano «target» specifici nel processo patologico di numerose malattie infiammatorie e autoimmuni. Sono promettenti soprattutto per le artriti (reumatoide e psoriasica). Consentono un profondo controllo della malattia agendo all’interno della cellula. Alcune malattie reumatoidi hanno decorsi e gravità diversi negli uomini e nelle donne, anche per questo l’Istituto Superiore di Sanità sta lavorando ad un progetto multicentrico dedicato ai diversi effetti dei farmaci reumatici.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)