Per aiutare ad avere un potenziamento cognitivo si sta pensando di intervenire con stimolazioni elettriche o magnetiche prolungate, come già si fa con i muscoli. Usata già ai tempi dell’Impero romano da Scribonio Largo, medico dell’imperatore Claudio, che nel 50 d.C curava mal di testa e gotta con il pesce torpedine, si pensa di usare l'elettricità per avere un aumento delle prestazioni cognitive (maggior concentrazione, crescita della capacità di memorizzazione, ecc…). Ci sono già risultati con la medicina bioelettronica, che con la stimolazione elettrica influenza le funzioni del corpo per gli impianti cocleari, la stimolazione del nervo vago, e per il Pakinson la neuro stimolazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)