La Cassazione, con sentenza 28257 ha ribadito che il giudice di merito che debba affidare temporaneamente un minore, deve valorizzare il contributo delle figure vicarianti inter-familiari (come ad esempio i nonni) che possono aiutare per il mantenimento dei rapporto con la famiglia di origine. Il problema è stato sollevato dal Tribunale per i minorenni di Venezia, che ha disposto l’affido temporaneo di tre fratelli in ambiente etero-familiare protetto non ritenendo adeguati i genitori e i nonni paterni. Il caso è arrivato in Corte d’appello, che ha confermato la valutazione precedente a causa delle violenze del padre a danno della madre (in presenza dei bambini), per le percosse inflitte ai figli da parte dei genitori e per l’impossibilità materiale del padre di occuparsi dei figli a causa del lavoro svolto. I giudici hanno escluso la possibilità di affidare i bambini ai nonni per l’età avanzata e per il ricorso del nonno a metodi educativi violenti su uno dei nipoti. Infine la Cassazione ha chiarito che il giudice di merito deve valorizzare le figure vicarianti inter-familiari, come i nonni, per far si che i minori, già segnati dal trauma dell’allontanamento dai genitori, si vedano privati anche del contesto familiare in cui sono cresciuti. La Suprema corte cassa quindi il decreto e lo rinvia alla Corte d’appello.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)