Da una ricerca svolta da Dottori.it (www.dottori.it), sito per la prenotazione di visite specialistiche, emerge che gli over 65 sono i più propensi a ricorrere alla telemedicina.
Sono 1.500 le persone intervistate e, fra queste, 7 su 10 si sono dette pronte a passare alle visite in videoconsulto.
Se più della metà (51,2%) dei rispondenti, però, dichiara di voler ricorrere a questo strumento solo in casi di estrema necessità, come la quarantena, sorprende il dato relativo agli over 65. Nella fetta più anziana degli utenti che hanno risposto alla ricerca, la percentuale di chi userebbe il videoconsulto in modo abituale sale al 41,5%.
Più della metà degli utenti ha detto che proverebbe maggior vergogna a mostrarsi durante un videoconsulto rispetto a una visita dal vivo, contrariamente al fatto che si pensa che la telemedicina abbatta le barrire del pudore. Anche in questo caso i più "aperti" sono gli over 65. Il 56,7% di loro ha dichiarato di sentirsi a suo agio più davanti a una videocamera che in studio. Al contrario più del 70% dei giovani fra i 18 e i 30 anni crede che lo schermo amplifichi il disagio nel mostrare alcune parti del proprio corpo.
Quanto agli utenti delle prenotazioni di videoconsulti durante la quarantena, dal lancio del servizio di telemedicina ad oggi, si rileva una prevalenza degli uomini con una età media di 38 anni. Le regioni più attive sono state Lombardia, Lazio e Campania che, insieme, hanno raccolto il 60% di tutte le prenotazioni.
I più consultati in video sono stati dermatologi, andrologi e otorinolaringoiatri. Gli specialisti più pronti a integrare le loro prestazioni con la telemedicina disponibile sulla piattaforma sono stati nutrizionisti, neurochirurghi e psicologi.
Le remore maggiormente rilevate sullo strumento in 6 casi su 10 hanno riguardato il fatto che la visita a distanza sia meno approfondita rispetto a quella realizzata in studio. Una persona su tre, invece, non utilizzerebbe la telemedicina perché sente il bisogno di un contatto personale con il medico in una relazione di fiducia.
Al contrario, tra gli aspetti valutati positivamente dai rispondenti, al primo posto si trova la comodità delle videoconsulenze: poter prenotare con pochi click e farsi visitare senza doversi spostare da casa è un fattore apprezzato dal 53% del campione. Anche essere assistito da specialisti in regioni diverse dalla propria è ciò che fa gradire il videoconsulto al 29% degli utenti.
Quanto ai costi, per un italiano su due le consulenze video degli specialisti dovrebbero costare meno delle visite in ambulatorio, in quanto meno complete; solo il 7% pensa che debbano avere lo stesso prezzo mentre il 43% valuterebbe caso per caso, in base alla tipologia di consulto.
Angela Maria Avino, CEO di Dottori.it è convinta che, una volta superato questo periodo, la telemedicina acquisirà un valore percepito sempre più alto, come avviene già in altri Paesi europei.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)