(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Favaro Carla

Agrumi: non solo vitamina C ma anche flavonoidi preziosi per cervello e circolazione

Il Corriere della Sera, 27-11-2016, p.51

Gli agrumi contengono i flavonoidi (dal latino “flavus”, giallo), sostanze che difendono le piante dagli insulti esterni e che si stanno rivelando interessanti anche per l’uomo. Si studia il loro effetto sulle malattie cardiovascolari, i tumori e, da poco, le malattie neurodegenerative. Sull’aiuto che per queste ultime possa arrivare dagli agrumi, la rivista Molecules ha passato in rassegna diversi studi sperimentali. Spiega Santa Cirmi, primo autore dello studio, coordinato da Michele Navarra, farmacologo del Dipartimento Chibiofaram dell’Università di Messina «Diversi flavonoidi presenti soprattutto nei succhi di arancia, limone, bergamotto e mandarino, interagiscono con specifici bersagli intracellulari coinvolti nella morte neuronale. Inoltre, l’attività antiossidante dei flavonoidi degli agrumi potrebbe prevenire o ridurre lo stress ossidativo, che gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza di numerose malattie, incluse quelle neurodegenerative». Aggiunge Paolo Rapisarda direttore CREA-Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale: «arance, limoni, mandarini e clementine hanno un’alta concentrazione di esperidina, un flavonoide di cui sono state dimostrate la capacità di influenzare la permeabilità vascolare, di aumentare la resistenza dei capillari e le proprietà analgesiche e anti-infiammatorie». Ora bisogna vedere se questi effetti visti in laboratorio si anno anche nell’uomo, ma resta comunque il consiglio di mangiare frutta fresca.

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Favaro Carla
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2016
Pagine51
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-11-27
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Corriere della Sera
Subtitolo in stampaIl Corriere della Sera, 27-11-2016, p.51
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
Favaro Carla
Parole chiave: Alimentazione Disturbi e malattie legati all'invecchiamento Prevenzione Malattie cardiovascolari