Secondo l’università australiana di Adelaide, che ha reso pubbliche le ricerche relative alle malattie di 29 mila ultrasessantenni, le malattie sessuali (compreso l’AIDS) sono in aumento. Lo studio è durato ben 13 anni. Così, se i giovani continuano ad essere colpiti dalle malattie sessuali, anche gli anziani continuano ad essere colpiti più di prima. E se le malattie sessualmente trasmissibili possono causare danni alla fertilità dei più giovani, negli ultrasessantenni possono dare complicanze anche mortali. Gli anziani sono inoltre più a rischio di contagio HIV dei giovani. Una buona notizia sembra però arrivare: dal prossimo anno potrebbe essere somministrato il vaccino contro l’AIDS, come ha dichiarato il direttore esecutivo di UNAIDS, Michel Sidibé: “Penso che l’iniezione inizierà ad essere somministrata a partire dal prossimo anno, perché la scoperta è fatta”, ha riferito ricercatore a Santiago del Cile. Il nuovo vaccino, già in fase di sperimentazione in diversi pazienti di tutto il mondo, sarà una cosiddetta “cura funzionale”, cioè garantirà ai pazienti l’abbandono dei trattamenti quotidiani di retrovirali.
(Fonte: tratto dall'articolo)