Dai dati dell’edizione 2018 del Barometro di Home Away e CISET (Università Ca’ Foscari Venezia), emerge che, lo scorso anno, sono stati 27 milioni gli italiani che hanno fatto almeno una vacanza lunga affittando un alloggio. La fascia di età è quella compresa tra i 18 e i 65 anni. Per lo più sono coppie giovani e mature (37%), distanziate di 2 punti percentuali dalle famiglie (35%), e in terza posizione al 13% i gruppi numerosi (formati da famiglia con altri parenti o amici). Si tratta della “Shadow Economy" ( economia informale): un fenomeno mondiale ma solo in Italia non regolamentato e non assoggettato alle regole della concorrenza. Per Federalberghi in tal modo si mettono in crisi le strutture ricettive (come gli alberghi a una, due e tre stelle operanti nel mercato degli affitti brevi) e si trasformano i centri delle grandi città. Questi ultimi si stanno desertificando mentre chiudono i negozi tradizionali lasciando il posto a minimarket improvvisati, pizzerie al taglio, paninerie e spacci di souvenir, mentre spariscono la nostra cultura e le nostre tradizioni per dare campo libero a un turismo povero. Eclatante il caso di Roma dove ad agosto 2018 erano disponibili su Airbnb (piattaforma di affitto online) 33.680 alloggi con una crescita del 25,25% rispetto all’agosto del 2016. I dati Federalberghi stimano che, su base nazionale, tale offerta si possa collocare intorno alle 280.000 unità in crescita esponenziale e tuttora non censita nella sua totalità. Airbbnb risponde citando uno studio della Banca d'Italia per cui il forte ridimensionamento del numero di esercizi alberghieri con una e due stelle è in corso da decenni, molto prima che le piattaforme on line si diffondessero. Per Airbnb, in un mercato in espansione come quello del turismo internazionale, c'è spazio per tutti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)