Bisognerebbe agire contro la carenza di vitamina D, soprattutto negli anziani, anche perché negli over 75 il 70% ne soffre la mancanza, ed è tra le cause principali di fragilità ossea e fratture. Anche se, come suggerisce Silvia Migliaccio, segretaria della commissione intersocietaria osteoporosi, è da giovani che si deve agire per ottimizzare il proprio patrimonio osseo, visto che il picco di massa ossea si raggiunge entro la terza decade di vita. Purtroppo è anche il periodo in cui è più alto il rischio sia di obesità che di eccessiva magrezza. Per questo bisogna attenersi ad una dieta, come quella mediterranea, che aiuti il benessere dello scheletro, riducendo il rischio fratturativo. Le fratture comportano esiti disastrosi sulla qualità della vita e costi enormi per il sistema sanitario, perché oltretutto, denuncia la commissione intersocietaria osteoporosi, l’80% dei pazienti con frattura vertebrale o di femore non viene curato adeguatamente. Per questo la commissione ha presentato nuove linee guida per individuare e trattare l’osteoporosi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)