L’Assessorato alla Sanità, i clinici dell’AIOM e Senior Italia FederAnziani si stanno impegnando a lavorare insieme per perfezionare le attività della Rete Oncologica Regionale. I due aspetti da migliorare sono: infrastrutture telematiche e formazione di nuovi specialisti.
È stato avviato un Tavolo Oncologico Permanente tra i rappresentati delle istituzioni regionali, gli specialisti dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e i Senior Italia FederAnziani. Simone Bezzini, assessore al Diritto alla Salute e alla Sanità, ha dichiarato: "La nostra Rete ha dimostrato tutta la sua efficienza durante la pandemia che nella nostra Regione è stata particolarmente pesante, soprattutto durante la terza fase a inizio 2021. Le attività sanitarie legate all’oncologia, come interventi chirurgici o terapeutici, hanno subito dei cali più lievi rispetto ad altre zone d’Italia. Abbiamo avuto un brusco stop di circa due mesi agli screening e siamo riusciti a recuperare il tempo perduto grazie ad un lavoro straordinario delle nostre ASL”.
In questi ultimi due anni la Toscana ha elaborato due importanti delibere, una sulla costituzione del Tumor Molecolar Board e l’altra sull’oncologia territoriale. “Abbiamo potuto coniugare la lotta al Covid e il proseguimento delle cure oncologiche grazie ad una consolidata organizzazione - ha sottolineato Gianni Amunni, direttore generale di Ispro, l'Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete oncologica.
“Quelli oncologici sono pazienti complessi e non sempre facili da gestire - ha aggiunto Giordano Beretta, presidente nazionale AIOM -. È evidente che servono professionisti adeguatamente formati e quindi abbiamo bisogno di una pianificazione per il futuro. In questo ambito le Regioni possono svolgere un ruolo importante, soprattutto quelle più attrattive per i clinici come, per esempio, la Toscana nella quale da oltre 20 anni è attiva una Rete Oncologica Regionale d’assoluto livello”.
“La pianificazione della formazione dei nuovi specialisti d’oncologia deve tenere conto anche dell’aumento del numero d’anziani nel nostro Paese - ha concluso Roberto Messina, presidente nazionale di Senior Italia FederAnziani -. Nei prossimi 10-15 anni potremmo arrivare ad avere in Italia oltre 20 milioni di over 65 e, come è noto, i tumori sono una patologia tipica della terza età. La riorganizzazione delle strutture sanitarie sia a livello nazionale che locale non è più rinviabile".
(Fonte: tratto dall'articolo)