Sette drink a settimana - equivalenti ciascuno a 0,35 litri di birra, un bicchiere di vino da 175 ml o a uno shot di superalcolici da 45 ml - non danneggiano la salute degli anziani che soffrono di insufficienza cardiaca. Anzi, darebbero una mano alla longevità. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Washington University di St. Louis (Usa) e diffuso dall'Agenzia Reuters Health. “Gli over 65 con insufficienza cardiaca abituati a consumare moderate quantità di alcol possono continuare a farlo senza problemi”, dice l’autore principale dello studio, L. Brow. “Non solo, questa abitudine potrebbe recare alcuni benefici in termini di longevità, anche se non è stato dimostrato un rapporto di causa-effetto. Abbiamo riscontrato che chi dopo la diagnosi ha continuato a bere alcool moderatamente, ha vissuto quasi un anno in più di chi non aveva questa abitudine”.
(Fonte: tratto dall'articolo)