Una corretta alimentazione aiuta a mantenere in salute tutti gli organi compreso il cervello.
Al contrario, una dieta scorretta facilita l’insorgenza di malattie neurodegenerative come la demenza.
Un recente studio pubblicato sulla rivista specializzata Neurology mette in luce l’importanza non solo del tipo di cibo che mangiamo, ma anche di come lo associamo nell’arco della giornata.
Ad esempio gli studiosi hanno notato che un alto consumo di carni lavorate è ben più dannoso per il cervello quando è combinato ad altri cibi “pattumiera” come biscotti e dolciumi piuttosto che ad alimenti protettivi come frutta e verdura fresca.
In generale dovrebbe essere limitato il consumo di cibi ultraprocessati ossia sottoposti a molteplici lavorazioni industriali, colpevoli di creare un’infiammazione protratta dannosa per la salute che, a lungo andare, predispone a malattie croniche quali diabete, infarto, declino cognitivo.
È l’insieme di quello che mangiamo giorno dopo giorno che fa la differenza.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)