Recidere le radici non è facile. Così, a staccare il biglietto di sola andata è quasi sempre chi non ha più nulla da perdere. C’è il pensionato che riesce a mettere insieme a fatica il pranzo con la cena, l’ex direttore di azienda che fugge dal suo sogno imprenditoriale sgretolato, il vedovo che non parla più con i figli e la coppia che sogna di svernare qualche anno al sole del Portogallo, le Cayman della terza età. È in costante aumento il numero dei toscani che decidono di trascorrere gli anni della pensione all’estero, sotto l’ombrello di agevolazioni fiscali che l’Italia non ha saputo garantire. Le aziende di viaggi che offrono pacchetti all inclusive e pianificano le fughe parlano di «un dieci per cento di richieste dal Granducato» mentre gli ultimi dati Inps (il rapporto World Wide) ci dicono che sono oltre 400mila i connazionali che percepiscono un assegno all’estero. Allora basta una divisione per aver un’idea di quanto questo fenomeno sociale pesi sulla nostra regione. Oltre i confini del Belpaese ci sono tra i 35mila e i 40mila toscani che hanno detto addio a casa, parenti, amici, tramonti, abitudini o animali. Forse con rabbia ma senza voltarsi. È come se l'intera città di Piombino fosse sparita di colpo….
(Fonte: tratto dall'articolo)