In molte diete si toglie la frutta perché contiene zuccheri e carboidrati, ma è un grave errore metabolico.
Come suggerisce la dieta mediterranea infatti va consumata almeno tre volte al giorno(se non ci sono precise controindicazioni scientifiche), perché è ricca di vitamine e acqua ed è una fonte primaria di zuccheri. Questi ultimi variano a seconda del tipo di frutta.
Per questo bisogna tenere conto del carico glicemico e dell'indice glicemico, dosando la frutta meno zuccherina e le porzioni. E' importante anche valutare il quantitativo di fibre presente.
I frutti con meno zuccheri sono limone e lime, lamponi, more, mirtilli e rabarbaro, mentre la media quantità si trova in fragole, papaya, pesche, anguria, melone, mele, albicocche e pompelmo.
Infine c'è un terzo gruppo che contiene un notevole contenuto di zuccheri ed è quello di prugne, arance, kiwi, pere e ananas, uva, ciliege mango. fico, banana e melograno oltre a tutta la frutta secca e quella sciroppata.
La frutta secca si divide a sua volta in glucidica e lipidica: la prima è quella essiccata come le mele, il cocco e le banane, mentre la seconda è quella oleosa e prevalentemente in guscio. come mandorle, nocciole, noci, pistacchi e pinoli.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)