Anche se si vive di più, soprattutto in certe zone d’Italia, si invecchia peggio. Nel Sud della penisola, a causa della poca prevenzione, il tasso di mortalità per tumori e malattie croniche, è maggiore di una percentuale che va dal 5 al 28%, e la Campania ha i dati peggiori. Sono comunque parecchi i problemi per gli anziani, di cui il 30,3 per cento non è in grado di vivere da solo. Sono i dati che emergono dal rapporto Osservasalute 2017. E se sotto ai 74 anni le difficoltà riguardano il 13% delle persone, salgono al 38% negli anziani tra i 75-84 anni e al 69,8% tra gli ultra ottantacinquenni. Molte sono le difficoltà che si presentano anche nelle azioni quotidiane, tanto che gli anziani italiani hanno la percentuale più alta rispetto alla percentuale europea dell’8,8%. Ed è una situazione destinata ad aumentare, poiché le previsioni per il 2028 indicano che non saranno in grado di compiere atti quotidiani circa 1,6 milioni di persone, e diventeranno 4,7 milioni quelli che avranno problemi di autonomia (preparare i pasti, gestire le medicine e le attività domestiche, ecc.). La situazione sarà peggiore per chi vive al Sud a causa del divario esistente nella sanità, cosa che porta il direttore dell’Osservatorio e presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi a lanciare un appello al futuro governo per una sorta di Piano Marshall per il Sud, con interventi atti a ridurre le differenze.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)