Circa 735mila persone in Italia hanno una forte probabilità di sviluppare demenza: il loro cervello oggi sembra perfettamente funzionante ma, se sottoposto a test completi, mostra deficit cognitivi. Di questi circa 200mila si ammalerà di Alzheimer, o meglio è già malata senza saperlo e svilupperà la patologia nei prossimi anni. Intercettarli è l'obiettivo del progetto Interceptor dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), di cui la Fondazione Lilly diventerà finanziatore privato, come annunciato oggi all'incontro "La Ricerca in Italia: un'Idea per il Futuro" al Ministero della Salute. Per arginare il problema, spiega Paolo Maria Rossini, responsabile scientifico del progetto Interceptor e direttore dell'Istituto di Neurologia dell'università Cattolica del Sacro Cuore, "è necessario intervenire precocemente per individuare questi 200mila che sicuramente si ammaleranno: perché solo loro saranno i destinatari dei nuovi farmaci anti-Alzheimer, una volta disponibili. Sono infatti molecole troppo costose e con troppi effetti collaterali per poter esser date a tutti".
(Fonte: tratto dall'articolo)