Due anni fa è partito il progetto NeuroMET, che coinvolge diversi partner europei ed ha l’ambizioso obiettivo di diagnosticare, valutare e monitorare lo sviluppo dell’Alzheimer attraverso un banale esame del sangue. Nello specifico, si prendono in esame una decina di alcuni biomarcatori, alcuni dei quali sono più presenti nei soggetti con patologia, altri meno. Si misurano attraverso una tecnica chiamata dPCR, che ha il vantaggio di essere molto sensibile e di rilevare anche quantità minime di micro-RNA. Se questo tipo di analisi dovesse prendere ancora più piede nei prossimi anni sarebbe una rivoluzione, poiché gli esami attuali sono molto più invasivi.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)